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Napoleone condannato a sffrire ancora!!!!  Si lascerà andare, Stavolta non avrà la forza di resìagire!!! Ha vissuto a catena, è arrivato in condizioni pietose,  traumatizzato al massimo, E' stato curato e recuperato da enormi traumiI.... Non c'è sconfitta più grande per un volontario che veder soffrire ancora un cane innocente . Sentirsi impotenti è una cosa devastante per noi volontari. Devastante!  Napoleone arrivò in canile nel 2008, era in condizioni pietose sia fisiche che psicologiche, fortemente traumatizzato, gli mancava il pelo attorno al collo e portava i segni della catena che per chissà quanto tempo lo aveva condannato a pochi "maladetti" metri. Temeva ogni contatto fisico anche a distanza di metri, per paura quando era in gabbia abbaiava di continuo e nel frattempo indietreggiava. Il suo recupero è stato molto lento, molto faticoso!  Allora i cani in canile erano tanti, i volontari pochi e il tempo da dedicare ad ognuno allora era davvero poco.  Con gli anni la condizione del canile è cambiata in meglio, alcuni volontari hanno fatto un enorme lavoro su questo cane rendendolo il cane che oggi conosciamo in tutta la sua sensibilità, bontà e bellezza. Napoloneo al suo arrivo era spelacchiato, sempre agitato con la bava alla bocca, aveva gli occhi cerchiati a causa della leishmaniosi, una delle sue tante condanne!!  Davvero con grandi sforzi e tanti sacrifici è stato recuperato dai suoi traumi, nel tempo ha ritrovato DIGNITA' e SERENITA'. Per lui la vita è tutta in salita, non ci sarà mai fine alla sua sofferenza, alle sue condanne!!! Siamo disperati, vi chiediamo aiuto con il cuore in mano, Napoleone è destinato a soffrire ancora, tra poche settimane, forse giorni, verrà trasferito in un altro canile. Per lui sarà la fine, stavolta si lascerà andare!! Stavolta non avrà la forza di reagire. Nessuno l'avrebbe.  E' un pastore belga sui 30 kg, ha circa 8 anni, microchippato, socievole con le femmine ma si potrebbe valutare anche compatibilità con cani maschi calmi e buoni. E' un cane calmo da gestire semplicemente con dolcezza e delicatezza, è abituato ad uscire al guinzaglio, vivrebbe benissimo anche in un piccolo giardino.  La vita non gli ha dato nulla ....e ora ...ora....gli verrà tolto anche il poco che a fatica aveva trovato "in luogo di sofferenza" il nostro affetto, "una mano amica".. . Per renderlo felice bastarebbe talmente poco eppure la vita lo ha CONDANNATO ANCORA alla solitudine, non possiamo accettare che soffra ancora. Vi prego aiutatelo!! 

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